La mattina del 22 aprile, presso la Casa della Cooperazione di Torino, si è tenuta un’iniziativa dedicata all’applicazione del telerilevamento per migliorare la produttività e la qualità dei cereali nelle filiere avanzate. Un evento che ha avuto l’obiettivo di raccontare e approfondire il progetto Telecer.
Il progetto Telecer mira a rendere l’innovazione del telerilevamento accessibile ed efficace, applicandola alla produzione di mais, grano e soia per migliorare la produttività e la qualità nelle filiere avanzate.
L’approccio innovativo si basa sull’utilizzo del telerilevamento satellitare per monitorare le colture a livello di singolo appezzamento, ottimizzando l’agrotecnica e gestendo in modo più efficiente fattori come irrigazione, fertilizzazione e difesa.
All’evento hanno partecipato rappresentanti di tutti i partner coinvolti nel progetto. Ha dato il via ai lavori Paolo Balocco, Direttore Agricoltura e Cibo per la Regione Piemonte, sottolineando l’importanza di portare avanti progetti come Telecer in un contesto di cambiamenti tecnologici, ambientali ed economici.
Successivamente, Carlo Ferrero, direttore di Capac, ha raccontato l’origine del progetto Telecer, nato dalla necessità di affrontare la scarsa competitività del mercato cerealicolo piemontese e i cambiamenti climatici. Gli esperti e i tecnici dei settori interessati hanno quindi tenuto una sessione formativa.
Di particolare interesse gli interventi di Enrico Borgogno, Amedeo Reyneri e Massimo Blandino dell’Università di Torino, che hanno mostrato alcuni degli aspetti fondamentali di Telecer, tra cui il funzionamento del telerilevamento satellitare e l’applicazione agronomica nell’agricoltura di seminativi.
Dalla teoria alla pratica con Andrea Pilati, responsabile tecnico di Capac e incaricato alla fase operativa del progetto, a cui hanno aderito 7 cooperative in Piemonte, con un totale di 140 campi monitorati al termine del terzo anno.
Durante l’intervento di Luca Raso e Gianmarco Corvino da Genesis GI, è stato illustrato lo sviluppo e il funzionamento del sistema Telecer: dall’elaborazione delle immagini satellitari al sistema di allerta.
Conclusioni affidate a Federico Spanna, funzionario del settore fitosanitario e servizi tecnico-scientifici della Regione Piemonte, che ha presentato le potenzialità di integrazione dei sistemi, fondamentale per unire supporto, tecnologia ed esperienza, valorizzando il progetto e integrando i sistemi a beneficio dell’assistenza tecnica.
Come emerso dall’incontro l’agricoltura di precisione rappresenta una risorsa importante per le realtà agricole piemontesi, a condizione che si adatti alle specifiche esigenze e risponda efficacemente ai bisogni del settore. L’attuale sensibilità alle tematiche del progetto e le priorità della Regione Piemonte, come l’installazione di reti di monitoraggio e lo sviluppo di nuove tecnologie, fanno emergere come la prospettiva di una apertura del progetto su larga scala sia sempre più possibile. Un passo che rappresenterebbe un importante traguardo per l’intero comparto.